Less than three weeks after the political elections on 25 September, Otto and Mezzo and Lilli Gruber returned to La7 for the new piece. Despite the only comments of Massimo Giannini and Lina Palmerini, on September 5, he was impressed by the engineer Carlo De Benedetti, editor of Domani. “Da quando è stato creato il Pd, l’ho semper votato e continuerò a votarlo, non con la vinzione che avrei voluto ma lo voterò”, esordisce l’ingegnere. “Premesso che Enrico Letta is persona seria, corretta e competente”, he adds, “su queste elezioni ha sbagliato because questa legge elettorale, che nessuno si è preoccupato di cambiare, predilige le coalitionzioni. Letta non lo ha capito… Il Pd arriverà anche secondo partito, ma non serve a niente”.

Una stroncatura che farà rumore quella di De Benedetti che gira il coltello nella piaga democratica: “Non si tratta di fare un’alleanza politica, ma di un’alleanza elettorale, come lo è d’altronde quella della destra. Conte ha fatto malissimo a far cadere Draghi, non c’è dubbio, ma così facendo Letta ha rinunciato a competere. Ci ha predicato il ‘campo largo’ e poi è finito in un campetto. Dopo le elezioni Letta dovrebbe rimanere segretario e portare il partito al congresso.”

Parlando di Giorgia Meloni, the entrepreneur traces the profile of “na persona chameleontica, oggi sembra una scholaretta che ha rinnegato tutte le cose cui deva. Vogliamo credere alla Meloni del comizio dei camerata di Vox oa quella di questo nuovo incipriamento? La sua storia è molto chiara e delineata”, Affirma De Benedetti che sembra citare l’espressione di Letta, di una leader di FdI che “si incipria”, frase considerata da molti come misogina anche solo per il facto che per un uomo forse non sabrebe mai stato usato. Sul vecchio “nemico” Silvio Berlusconi, De Benedetti afferma: “Penso si sfilerà, perché a fare il paggetto della Meloni non ce lo vedo. D’altronde le pozizioni tra Salvini, Meloni e Berlusconi sono all’opposto”.